martedì 5 marzo 2013

Partito radicale: una storia lunga più di mezzo secolo attrav...

In questo video sono raccolti solo alcuni dei manifesti stampati nel corso di quasi 60 anni in occasione delle varie battaglie portate avanti dal Partito radicale. Guardando questo video scoprirete come molti dei diritti che oggi si danno per scontati, in realtà son costati anni ed anni di lotta politica, spesso nell'indifferenza dei media, se non con la loro ostilità. Le denunce dei radicali son sempre state "armate" dal diritto. L'azione politica dei radicali, anche di disobbedienza civile e nonviolenta, è sempre stata animata dall'amore per il diritto, per la legge, per la legalità: per la vita del diritto e per il diritto alla vita. Il conoscere per deliberare, mai permesso ai cittadini italiani dai media di regime, servi del regime, e dalle caste e dalle corporazioni partitocratiche, le poche volte che è stato conquistato, badate, a prezzi altissimi fatti di scioperi della fame e della sete dei dirigenti e dei militanti radicali, ha portato a vittorie storiche dei cittadini di questo paese attraverso i referendum; ma le stesse vittorie son poi state tradite ed esautorate dalla casta partitocratica. I radicali di oggi? Esattamente uguali a quelli di 60 anni fa.. come diceva Pier Paolo Pasolini: "[...] voi non dovete fare altro (io credo) che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa essere continuamente irriconoscibili. Dimenticate subito i grandi successi e continuate imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare. [...]" Buona visione.

mercoledì 9 gennaio 2013

Finanziamento pubblico dei partiti, questo "sconosciuto".


E' bene premettere che il finanziamento pubblico ai partiti è solo una delle due gambe sulle quali si regge un intero regime, quello partitocratico; l'altra, di cui poco si parla, è la lottizzazione delle cariche, pubbliche e private, a favore dei protetti delle varie caste, politiche e non, senza alcun pudore rispetto all'affossamento della meritocrazia.

Foraggiare senza alcun controllo e con miliardi e miliardi di euro i partiti politici significa determinare la superfetazione delle loro burocrazie e dei loro apparati che non “fanno politica”, ma “vivono della politica”, implica il rafforzamento delle dinamiche partitocratiche, fa perdere alla politica la sua nobiltà, deprimendo la sovranità, le idee e lo spirito di chi vorrebbe “respirare politica”, quella vera, e non invece annaspare e soffocare per il fetore di una feccia putrescente, autoreferenziale e criminale.

11 settembre 2002, ore 14:51: un tavolo radicale a Bologna

Il "tavolo": otto radicali; tre bandiere USA molto grandi e belle; le bandiere del Partito della nonviolenza, della legalità e della democrazia; 150 volantini che spiegano il senso della nostra manifestazione; telecamere RAI; fotografo di Repubblica; una comitiva di turisti statunitensi che passa per la piazza: ci chiedono chi siamo, ci chiedono chi sono i radicali, si fermano a parlare con noi; orologio di piazza maggiore che alle 14:51 rintocca a morto, la piazza che si ferma... tutti i cittadini che passano restano immobili per 1 minuto... a pensare... un silenzio surreale... per la mente quelle immagini... quel dolore... quella rabbia; dopo i cittadini statunitensi con cui parlavamo, noi stessi, tutti pieni di forza e commozione... una di loro prende l'iniziativa, si avvicina a ciascuno di noi e, stringendoci la mano e con gli occhi lucidi (come noi del resto), dice "grazie!"; la seguono gli altri... tutti ci stringono la mano e dicono grazie, parlano gli sguardi e gli occhi. Grazie per cosa? (pensiamo noi) Ci pare doveroso essere lì, ci pare doveroso ringraziare e ricordare, ci pare doveroso stare al fianco di chi nel mondo rappresenta e difende con le proprie Istituzioni la libertà e la democrazia, ci pare doveroso "prendere parte", ci pare doveroso difendere la "pace", quella vera, quella giusta, quella non "girotondata", ci pare vitale non lavarcene le mani! GRAZIE U.S.A.!