sabato 15 dicembre 2012

Come nacque la prima web tv radicale?

Care amiche, cari amici, care compagne, cari compagni,
La prima web tv radicale nacque il 01 febbraio 2010 sulla base di una mia proposta, fatta al Seminario su internet e le nuove tecnologie, organizzato da Radicali Italiani nel gennaio del 2010; proposta che fu entusiasticamente accolta.
A tal proposito, voglio ricordare, affinchè resti agli atti, le parole usate dall’ottimo direttore di www.radioradicale.it , Diego Galli, nei miei confronti, nella sua relazione sulla campagna internet per le regionali 2010: “La webtv è nata su idea, spinta, lavoro e investimento iniziale di Roberto Mancuso, che da anni la proponeva come strumento di comunicazione per l'area radicale”.
Altra parte di quella relazione che voglio ricordare perché potrebbe essere utile al Congresso è questa: “Emma Bonino, la candidata radicale ha scelto Internet come piattaforma principale per la sua corsa alle regionali: un canale aperto 24 ore su 24”, scriveva SkyTg24 sul suo portale. Mentre Repubblica.it scriveva: «Una web-tv che proietterà gli eventi ufficiali, ma anche i 'dietro le quinte' della campagna elettorale di Emma Bonino. E' questo 'Open party', l'esperimento di diretta continua partito sul sito www.boninopannella.it. Ad inaugurarlo on-line la stessa Bonino che ha definito la trasparenza "un programma di governo e un modo di essere, di vivere la politica"». Un messaggio colto bene da un esponente del Pd, che in un comunicato ripreso dalle agenzie dichiarava: REGIONALI: PINESCHI (PD), SPIRITO OPEN PARTY SIA QUELLO DI TUTTA LA CAMPAGNA PER BONINO”. Come dimenticare Marco Pannella, che andava in giro per Torre Argentina urlando: “Dov’è la mia webcam? Voglio la webcam !”. Come non ricordare i compagni che si organizzarono per tutta Italia per fare collegamenti in diretta, anche per strada e ai tavoli con un semplice i-phone?

lunedì 3 dicembre 2012

Il "mio" Enzo Tortora

Credo che ognuno di noi abbia un "suo" Enzo Tortora dentro di sè. In questo film documento, senza alcuna pretesa, ho provato a raccontare il "mio" Enzo Tortora. Ci saranno sicuramente degli errori e delle incompletezza, ma vi assicuro che il montaggio dei documenti audio e video che spero avrete la voglia di vedere, la scelta delle foto e dei brani musicali sono stati da me "vissuti" nel senso più profondo della parola "vivere": ho pianto, ho sorriso, ho ricordato, ho letto, ho ascoltato… e ho compreso fino in fondo il significato della parola "risarcimento", ho compreso cioè quanto il danno arrecato a Enzo Tortora sia irrisarcibile, così come sono irrisarcibili anni ed anni di disinformazione e di occultamento della verità sul suo caso, un "refuso giudiziario". Così lo definì lui stesso, con l'auto-ironia che
brillantemente ed incessantemente esercitava, privatamente e pubblicamente.